giovedì 26 marzo 2009

Tre giorni con due uomini” fuga da Barbés”

Eccomi qui felice più che mai!
Finalmente ieri con un grande senso di liberazione ho fatto le valigie ed ho salutato Barbès, anche se per qualche giorno metà delle mie cose sono destinate a rimanere là;
Fino a sabato-domenica non posso andare nella nuova dimora ma devo dire che questo « tempo di mezzo » sta andando benissimo, a casa di Aymen e Sophieen ad Alfort Ville (nella provincia a sud di Parigi, 1 fermata di RER D/ per chi non ha vissuto a Parigi… non so spiegarvelo help !)
Ieri con il mio superzainone ed il computer sono arrivata e per prima cosa sono stata ripresa: l’ascensore sarà rotto per due mesi e non esiste che una persona di 24 anni abbia il fiatone dopo SOLO sei piani di scale a piedi!!!!!!
Dopo la strigliata è stato il momento del relax.. indescrivibile la sensazione di un bel bagno caldo dopo 1 mese con scarico doccia difettato, l’odore dei panni puliti per davvero ( anche se c’ è stato un problema di comunicazione sulla temperatura e le cose bianche sono diventante grigie, rosse o verdi… :- o )
Allora ecco che si prepara mezzo kg di pasta, e non qualsiasi: ho sfoggiato il souvenir di lunedì sera: spaghetti tipici napoletani lunghi mezzo metro!!!!!! E loro me li chiamano “maccaroni!”
Mentre bevevamo una tazza di the davanti ad un documentario sui clandestini che dal Marocco vanno in Spagna sui gommoni stavo ragionando su come è diverso studiare l’intercultura dal viverla: sono 5 anni che leggo libri e faccio riflessioni ma davvero ho dei momenti in cui mi sembra di non aver capito nulla
La gran parte di quello che si guarda alla televisione, si legge è così sfasato dalla realtà, non solo con i miei amici ma anche con le interviste che sto facendo trovo un’apertura nei discorsi, una voglia di scoprire la cultura europea e di prendere ciò che c’è di positivo .. vabbè andrò a lavorare che domani ho l’incontro con la prof. della tesi di passaggio a Parigi e tutto deve essere pronto!
Un’ultima cosa, stamattina sulla metro c’erano 3 classi dell’asilo in semi-gita e metà dei bambini si stavano disperdendo così ci siamo messi ad aiutare gli insegnanti sennò era una strage, poi c’era una coppia con un cagnolino piccolino che piangeva perché non voleva salire sul treno e tentava di scappare.. come lo capisco!!!! (= è passato un mese ma l’abitudine ancora non è riuscita ad entrare in me!)

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