lunedì 28 aprile 2008

Da Treviglio, 28 aprile 2008 IN VIAGGIO CON LA MIA FAMIGLIA

Ebbene sì il titolo è proprio azzeccato perché era parecchio tempo che non stavamo così tutti e quattro insieme.
La permanenza di Francesca a casa per noi è stata talmente fugace fra tutti i suoi mille impegni ed è stato bello invece poter condividere un pezzettino di questa sua esperienza lontana da casa.
Dopo un viaggio interminabile durato 10 ore eccoci finalmente a Perpignan, cittadina ancora da scoprire per noi ma già così familiare a Francesca.
Stranissima la sensazione di essere ospite a casa, seppur temporanea, di mia figlia che ci prepara il caffè e si preoccupa che tutto vada per il meglio.
Il giorno dopo ci aspetta una splendida Barcellona, magnifica e accogliente; per noi visita al parco di Gaudi e per i nostri uomini visita allo stadio CAMP NOU; Filippo entusiasta per la sua visita e io distrutta dalla mia.
Una affollatissima rambla ci aspetta con i suoi colori, la sua musica, i suoi mimi, i suoi profumi e alla fine sul mare………il suo vento.
La giornata si conclude con lo spettacolo favoloso delle fontane danzanti e con una stanchezza che sto ancora smaltendo ( ma ne valeva veramente la pena).
Il giorno dopo ci siamo ripromessi di stare un po’ tranquilli in previsione del lungo viaggio di ritorno di domenica che infatti è stato pesante considerando che abbiamo transitato lungo tutta l’autostrada dei fiori nel tratto Ventimiglia-Binasco all’andatura di 10 Km all’ora.
Al di là della cronaca di questo breve ma intenso viaggio, della stanchezza, delle città visitate, dei chilometri macinati in auto (circa 2150 in quattro giorni) e di quelli a piedi ( non ero provvista di contapassi) resta il piacere di aver trascorso finalmente qualche giorno lontano dalla quotidianità del lavoro, dello studio, dei mille problemi che si presentano per tutti giornalmente.
Sulla via del ritorno ripensavo a Francesca ( e a tutti i ragazzi che fanno la sua stessa esperienza) in una città e in una casa che adesso un po’ le appartiene, ma come deve essere stato difficile arrivare in una città straniera dove si parla una lingua poco conosciuta, cercarti una sistemazione e condividere il tuo spazio e il tuo tempo con persone che non conosci e di altre nazionalità, però mentre ero lì sembrava che per lei tutto questo fosse normale. Proprio qui sta la differenza ( di età e di mente) io così aggrappata alla mia casa, alle mie abitudini, alla mia quotidianità e lei cosi aperta a tutte le nuove esperienze, a tutto ciò che può farti crescere.
Ringrazio insieme agli altri componenti della famiglia Francesca per questo momento di condivisione, e personalmente per avermi permesso di poter scrivere questo piccolo resoconto.
Un abbraccio grandissimo e a un risentirci a presto mamma

1 commento:

Unknown ha detto...

mamma ida, splendido resoconto.franci...splendida quest'idea di condividere questo pezzo con loro, famiglia..splendido aver accettato tanto chilometri per stare insieme in un modo diverso.
bisognerebbe pensarci, ciascuno con la propria gente, una volta ogni tanto...
un abbraccio
alice